DESTINAZIONI INTERNAZIONALI “DIMENSIONI PORTOGALLO” del Prof. Massimo Boaron

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Caro Ing. Bonelli,

certamente ti posso dare tutte le informazioni sulla mia esperienza portoghese, che sia io sia mia moglie consideriamo una delle più felici decisioni della nostra vita.

Un 35% in più di pensione e un 30% in meno del costo della vita sono un ottimo incentivo per molti, ma in realtà i vantaggi nel trasferirsi in Portogallo sono molti altri.

Innanzitutto persone estremamente gentili ed educate: manca del tutto quella aggressività e quella rabbia che oggi sono diffuse in Italia a tutti i livelli sociali. I rapporti interpersonali si basano su rispetto e cortesia reciproca.

Enti pubblici e privati non hanno un approccio distante e burocratico: sono sempre presenti per aiutarti in tutti i modi. La fila è una regola rigorosa, ma quanto viene il tuo turno non ti mollano finché non sono convinti che hai capito tutto e che hanno fatto tutto il possibile per te. Il medico della mutua ti tiene anche 2 ore per spiegarti tutto e ti riceve anche alle 9 di sera (qui non sono fannulloni come da noi, tutti lavorano sodo e con molto senso di responsabilità, anche i dipendenti pubblici).

Tutto è basato sulla comunicazione digitale e sui call-center, ma hai sempre il supporto diretto del funzionario che ti spiega e che ti aiuta. L’Ufficio delle tasse in soli 10 giorni ha controllato la dichiarazione e mi ha avvisato di un errore: un funzionario mi ha aiutato a correggerlo (spiegandomi molte volte la ragione dell’errore anche se l’avevo capito benissimo) e il giorno dopo alle 9 avevo già l’email dell’Ufficio Controllo per informarmi che la nuova dichiarazione era corretta e ricordarmi di scaricare la ricevuta.

Altra bellissima sorpresa è la sanità pubblica. In Italia spendevo oltre 10.000 euro anno di medici privati: qui la mia assicurazione privata non serve a nulla, perché la sanità pubblica mi dà assistenza ottima e più sicurezza. I medici e il personale sono preparati, efficienti e gentilissimi (baci e abbracci sono di prammatica) e le strutture ospedaliere sembrano cliniche private: non ho visto strutture fatiscenti come quelle italiane.

Il clima è molto particolarmente mite. D’inverno scende raramente sotto i 10 gradi, d’estate qualche volta arriva a 40, ma non c’è mai afa, e di notte è sui 17-18 gradi: quindi si esce nelle ore in cui la temperatura è più gradevole e di notte si dorme benissimo. In due anni abbiamo acceso solo tre volte il condizionatore. In pratica conviene passare l’estate qui invece che prendere il caldo di qualche località di vacanza.

Per questo motivo ho spostato a settembre-ottobre le mie vacanze: di solito  vado in Tunisia, così unisco le vacanze al mio lavoro nel settore delle applicazioni web, che lì sta avendo notevole successo. Come saprete la Tunisia è l’altra meta molto comune chi decide di lasciare l’Italia, soprattutto gli ex dipendenti pubblici, che in Portogallo non hanno vantaggi fiscali.

Quasi tutti gli Italiani vanno ad abitare nel Sud del Portogallo, perché le case costano la metà. Io ho preferito Lisbona perché il clima è migliore, c’è l’Ambasciata, ci sono tutti gli Enti pubblici per le incombenze burocratiche e i collegamenti aerei sono più frequenti e meno costosi.

In Portogallo arriva gente da tutto il mondo e dopo pochi mesi tutti dicono che questo Paese è la loro vera patria. Le leggi favoriscono l’arrivo di immigrati ricchi o benestanti: come conseguenza i prezzi delle case sono cresciuti molto, c’è forte richiesta di abitazioni di buon livello e c’è una enorme attività edilizia. Ogni isolato ha almeno un palazzo in costruzione o in ristrutturazione e il cielo è pieno di gru. Ottimi risultati di una politica di buon senso, che attira capitali e professionisti, invece della politica da suicidio dell’Italia.

In tutto questo scenario ottimistico riesco a trovare solo due inconvenienti:

– L’acqua dell’Oceano è attorno ai 20 gradi, quindi è impensabile nuotare in mare (ma il sud del Portogallo è una delle mete migliori per il surf, con onde che arrivano a 30 metri).

– I portoghesi ritengono la loro cucina ottima: io rimpiango quella italiana, perché è più varia e perché detesto le zuppe, gli stufati, il pesce e ancor più il baccalà. Inoltre la verdura non è sempre fresca per poco smercio e per sistemi di refrigerazione scarsi.

Si trovano però i prodotti italiani più comuni e ci sono ottimi ristoranti italiani con prezzi molto abbordabili. Abbondano comunque ristoranti e bar di tutti i tipi, sempre pieni di gente e con prezzi molto onesti: 20-30 euro il ristorante, 6-8 euro il pranzo a prezzo fisso delle trattorie in cui vanno tutti quelli che lavorano negli uffici.

In questo contesto multietnico capita spesso di parlare inglese, francese, portoghese, spagnolo a seconda di chi si frequenta (italiano quasi mai). Il portoghese può creare qualche difficoltà iniziale: la lingua scritta è facile come lo spagnolo, ma la pronuncia all’inizio è incomprensibile. Però tutti i locali parlano l’inglese, quindi molti immigrati non si impegnano a imparare il portoghese.

Gli Italiani in realtà hanno più problemi, perché spesso non parlano nessuna lingua straniera, quindi all’inizio anche per le incombenze più banali si affidano ai consulenti. Spesso si iscrivono a corsi di portoghese: a mio parere un approccio noioso, faticoso e molto lento.

Ritengo sia meglio non imparare le lingue dai libri, ma interagendo con la gente ed evitando di parlare italiano. Così 40 anni fa ho imparato il portoghese: dopo un mese non avevo più problemi a interagire e dopo 3 mesi parlavo fluentemente anche se con errori. Per questo non ritengo la lingua un problema.

Passiamo a considerare l’attività professionale. Chi apre una attività individuale a valore aggiunto (nuove tecnologie) paga solo il 20% fisso di tasse. Per chi svolge attività più tradizionali il Portogallo non è una meta ottimale: gli stipendi sono molto bassi e di conseguenza anche le fatture hanno importi bassi (a volte anche metà di quanto si fattura in Italia). Quindi lavorare con tutto il mondo, come faccio io, va benissimo, lavorare per il solo mercato portoghese non conviene proprio.

In genere la preparazione professionale è eccellente, specialmente nei settori hi-tech, le scuole sono ottime e ci sono molte iniziative per favorire le start-up: quindi molti studenti vengono a specializzarsi da tutta Europa.

Ritengo di avere dato un panorama completo su questa scelta di vita e comunque sono sempre a disposizione di chi è interessato a trasferirsi.

Per quanto riguarda il VipJet Club ritengo che ci siano molte opportunità di collaborazioni  su temi di comune interesse. La mia attività principale è creare siti e applicazioni web usando una tecnologia da me sviluppata molto facile da usare: chiunque in 15-20 minuti impara a gestire tutti i contenuti, quindi non c’è più bisogno di supporto tecnico, con relativi costi occulti. Altro vantaggio è la velocità delle pagine, che consente di non perdere visitatori. A questo proposito suggerisco sempre a tutti di verificare la qualità dei siti con questo strumento di Google: https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/ . Le mie pagine ottengono sempre un giudizio superiore a 90/100 , mentre la maggior parte dei siti non supera il 50/100..

Parlando di applicazioni, sto creando in Tunisia un portale di bookinper hotel a 4-5 stelle: le tariffe sono molto competitive perché si basano sugli stessi prezzi base di Booking.com  ma con un ricarico metà. Inoltre prevedono mezza pensione e pensione completa, mentre i siti di questo tipo di solito danno solo pernottamento e poi gli hotel si rifanno sui clienti col ristorante. Su questo tema ogni opportunità di visibilità che VipJet può dare è interessante.

Inoltre ho una serie di siti di NEWS con buona visibilità in vari settori, utili per fare Comunicazione e sinergie con altre attività: l’ultimo, creato 3 mesi fa, oggi ha già 8000 visite al giorno. In questo contesto sto passando da siti con singola lingua a un approccio internazionale, con italiano, francese e inglese. Anche in questo potremmo trovare qualche complementarietà.

Infine la mia Web-TV con streaming life, creata in Italia quasi per scherzo, si sta allargando in modo interessante. Oggi chi si occupa di produzione video e di eventi ha comunque bisogno dello streaming e di crearsi dei canali online per potenziare il suo business, quindi la mia soluzione può essere utile.

Abbiamo iniziato con giovani giornalisti che cercano visibilità commentando il calcio, adesso cominciano ad arrivare richieste da associazioni e professionisti interessati a promuovere loro attività o iniziative di tipo sociale.

I grossi vantaggi di questa realizzazione sono costi irrisori e semplicità d’uso, due caratteristiche presenti in tutto quello che faccio: così non ho concorrenti, perché in genere si preferiscono approcci complicati per alzare i prezzi (una politica folle del mondo del web).

 

Cordialmente.

Massimo Boaron

Prof Massimo Boaron

Il mio telefono italiano è +39 348 1314 965 , quello portoghese è +351 932 707 340

Il mio sito è www.euroteam.it

Il mio Skype è massimo.boaron

 

 

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