RODI – L’isola del COLOSSO by Maria LEOTTA

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a cura di Maria Leotta

Socio Cist Fijetitala

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RODI L’ISOLA DEL ” COLOSSO “

 

Dal 20 al 25 ottobre 2019 si è svolto presso l’Akti Imperial Hotel di Rodi il 65° congresso mondiale della FIJET  (Fèderation  Internazionale desJournalistes et EcriviansduTourism).

Rodi, l’isola del mare Egeo dalle bianche spiagge e dalle molte bellezze naturali, è stata cantata dal poeta Pindaro che celebrò il mito della sua creazione: quando Zeus divise il mondo, dimenticò di includere Elio, il Dio del Sole, e per rimediare a queste dimenticanza offrì a Elio la magnifica isola di Rodi.

Fu così che il dio Elio divenne il protettore dell’isola che deve il suo nome alla bella ninfa Rodo, sua moglie.

La storia successiva racconta che nel 1306 i Cavalieri di San Giovanni, ordine religioso fondato nel XII sec. per assistere i Crociati che nel tempo si erano trasformati in una potente struttura militare, assediarono la città di Rodi, riuscendo a conquistarla nel 1309. Nel corso dell’età dei Cavalieri la città fu fortificata e vennero eretti numerosi Edifici pubblici.

L’isola conobbe un periodo di floridezza e divenne il centro amministrativo dello Stato dei Cavalieri, e oltre allo sviluppo economico l’isola registrò una notevole diffusione delle arti.

La nostra visita nella città medievale comincia da Porta della Libertà da cui ci immettiamo in piazza Symis. In questa piazza pittoresca domina l’edificio dell’Oplothik(armeria) che ospita oggi la collezione Delle gemme di Rodi. Attraversando la via dei Cavalieri, ci troviamo di fronte alla chiesa di Santa Maria dei Castello, costruita nell’XI secolo e successivamente nell’età dei Cavalieri il tempio bizantino originario fu modificato nelle sue forme attuali di basilica gotica. Oggi la chiesa funziona come museo e ospita opere di pittura post-bizantina.

Di fronte a Santa Maria del Castello si erge il maestoso fabbricato in stile gotico del Museo Archeologico con lo stemma del Gran Maestro Antonio Fluvian de Riviere sulla facciata.

L’imponente palazzo del Gran Maestro, con le sue torri elevate, è il monumento più importante che ci abbia consegnato l’età dei Cavalieri.

Durante l’occupazione Italiana il palazzo fu restaurato per accogliere il Comando e la residenza del governatore.

Durante la nostra visita passeggiamo nel bel cortile interno e saliamo per la scala monumentale percorrendo le sale Maestose dalle volte a crociera, con le colonne e i capitelli in marmo e i pavimenti ricoperti di mosaici che furono ripresi

Da edifici civili e religiosi dell’isola di Coo. Oggi nel palazzo del Gran Maestro è ospitata una esposizione permanente dal titolo “ RODI dall’era paleocristiana fino all’occupazione turca ( 1522)”.

Lungo la via dei Cavalieri si innalzano una serie di edifici medievali che comprendono gli alloggi di sei lingue (attualmente se ne Conservano solo quattro). Incontriamo prima l’alloggio della Lingua d’Italia, accanto il palazzo della Lingua di Francia, gli emblemi della Santa Seda e della Lingua di Inghilterra, l’edificio della Lingua di Spagna e l’alloggio della Lingua di Provenza.

Le stradine medievali del centro storico sono un tripudio di colori con i negozi, tra cui molte oreficerie, in cui si trovano i prodotti di artigianato Locale originali e di preziosa manifattura. E’ veramente suggestivo passeggiare per queste via in cui si incontrano anche molti ristoranti tipici e caffè.

Il COLOSSO DI RODI

È considerato una delle sette meraviglie del mondo antico. I Rodioti ne decisero la costruzione in onore della loro divinità Protettrice il dio Elio. La costruzione della statua fu affidata a Carita, scultore e ingegnere di Lindo, che era allievo di Lisippo.

Secondo Plinio il Vecchio furono necessari dodici anni per essere portato a termine. La statua, realizzata in rame ed alta 32-33 metri, era collocata su un piedistallo di marmo, infatti la mitologia dice che le navi per entrare nel porto passavano attraverso le sue gambe.

Fu disegnato in questa posizione già dal Rinascimento con una corona a raggiera sulla testa e e una fiaccola sulla mano.

A tale raffigurazione si ispirò lo scultore francese Frederic Auguste Bartholdi nella costruzione

della statua della Libertà posta all’ingresso del porto di New York. Ma ricerche più recenti sono giunti alla conclusione che fosse impossibile,per una statua così grande, mantenere quella posizione.

Il Colosso dunque deve essere stato eretto in un altro punto della città visibile dal mare, dove si ritiene si trovasse il Tempio del dio Elio in una zona collinare.

Il colosso rimase al suo posto per 56 anni finché il terremoto che colpì l’isola nel 227 a.C. ne causò crollo e i suoi frammenti rimasero nel luogo originario per circa otto secoli. Nel 653 d.C. il califfo arabo Moabia, che razziò l’isola, vendette i pezzi della statua ad un mercante di rame, che secondo le testimonianze dell’epoca utilizzò novecento cammelli per trasportare i pezzi del colosso in Siria. Attualmente all’ingresso del porto vi sono due grandi colonne con due cervi di bronzo alla sommità.

Lindo è una tipica cittadina greca con le sue case bianche che si affaccia su una bellissima insenatura dalle acque turchesi e limpide.

La   piccola città è sovrastata da un castello e da una piccola acropoli con un tempio dedicato ad Atena.

La salita al castello si effettua tramite una lunghissima scalinata ma per chi non se la sente può farlo a dorso di un piccolo somaro Preso in affitto e guidato dal suo padrone …

Partendo da Lindo per ritornare a Rodi ci siamo fermati presso le bellissime terme di Kallithèa situate in splendide insenature marine e pranzando al ristorante delle terme abbiamo assaggiato una buonissima moussaka. Il congresso e la nostra bella esperienza rodiota si conclude con una fantastica serata nell’area piscina con cena a buffet molto ricco e una grande varietà di cibi ,e non potevano mancare musica e balli della tradizione folkloristica greca e dopo….tutti a ballare il SIRTAKi!!

 

 

 

 

 

 

 

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