TURISMO Distretto turistico dei Laghi. Focus Luca Patrizio Bonelli

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a Cura di Luca Patrizio Bonelli  advisor wwwvipjetbonelli.com

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Un autunno ricco di passeggiate, colori caldi e attività outdoor,
fiore all’occhiello del nostro territorio!
Per questo primo weekend di ottobre, vi consigliamo una visita ai nostri 3 Sacri Monti, inclusi dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale: il Sacro Monte di Ghiffa, il Sacro Monte Calvario di Domodossola e il Sacro Monte di Orta!
Inoltre, vi consigliamo una divertente passeggiata sulle alture del Lago d’Orta, a Brolo, una piccola frazione del Comune di Nonio, conosciuto a tutti come “Il Paese dei Gatti”!

Vi segnaliamo inoltre la partenza della tranche autunno/inverno della stagione del Centro Eventi il Maggiore di Verbania: da ottobre a dicembre in scena spettacoli di prosa, letture, danza, opera e musica!

https://www.distrettolaghi.it/it/enogastronomia

La storia di Brolo, paese dei gatti

Di Simone Della Ripa, Rsinews
Il borgo piemontese, sul lago d’Orta, attira ogni anno turisti per ascoltare le vicende di felini, topi, nobili ed una forte volontà di “federalismo religioso”.BroloLink esterno è una frazione di Nonio, paese collinare che si affaccia sul lago d’Orta, che vanta una storia intrisa tra verità e leggenda che ogni anno ha il potere di attirare molti turisti per venirla ad ascoltare. La conoscono anche i bambini del posto che sono felici di farla conoscere, di disegnarla, come hanno fatto all’arrivo della RSI.

 

Viene definito paese dei gatti non per la quantità di animali presenti, taluni sono pure dipinti da artisti, scolpiti da scultori lungo le strade che si inerpicano verso la chiesa di Sant’Antonio, ma per una vicenda che accomuna gli esseri umani ai gatti.

L’associazione “I gatti di BroloLink esterno” proprio in questo periodo, come ha ricordato il sindaco Piero Minazzi, ha ripreso in mano le redini dell’attività per divulgare una storia curiosa che ha al centro una sorta di voglia di federalismo religioso e indipendenza parrocchiale che affonda le radici al 1767. Vi è anche una seconda vicenda che “autenticherebbe” ancor di più il titolo e che vede per davvero gli abitanti riempire di gatti il paese per scacciare i topi.

 

 

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