per dedicarsi alla sua grande passione: oggi è l’erborista di riferimento dell’intera comunità per la quale recupera specie in estinzione
La sua grande passione è l’aglio rosso siciliano di Nubia ricco di vitamina C che egli coltiva personalmente, ma anche la nepitella o mentuccia comune, e anche i pomodori vengono spesso raccomandati dal medico cremonese. In località Piano, Rosa ha un piccolo appezzamento di terreno dove conduce le proprie ricerche piantando i semi e raccogliendone poi i frutti. «Dalla frutta e dalla la verdura si ricavano gli alimenti naturali per la vita»: lo dice spesso Rosa, che ultimamente ha scoperto anche la potenzialità della tecnologia contemporanea, tanto da girare alcuni video che gli abitanti di Vulcano consultano allorquando non riescono a incontrare il medico dal vivo per le vie del borgo o lungo i sentieri che portano al vulcano o alle calette solitarie in questo periodo dell’anno. Fautore dell’importanza di coltivare senza utilizzare additivi chimici, Rosa usa un linguaggio spesso colorito e forte, e forse per questo molto efficace, premettendo comunque che non vuole di certo sostituirsi ai medici ancora in attività.
Il medico pensionato non fa altro che andare a incontrare le piante selvatiche, come il melo che produce frutti rosa, e descriverne le qualità attraverso video che posta in rete. Poi stacca i frutti, li porta con se e li dona a chi incontra. Stimato e apprezzato, Rosa ha un carattere pirotecnico, una personalità poliedrica, che gli ha permesso di adattarsi in un ambiente speciale come quello di Vulcano e anche nel resto delle isole Eolie dove è conosciuto per la sua attività di ricerca sul campo e nei campi, che ne fanno un po’ il Darwin di queste latitudini.