Pronto un piano di sostegno ai voli charter di maggio, giugno, ottobre e novembre

L’obiettivo della Tunisia è quello di rimettere in moto la travel industry puntando sui mercati europei di riferimento e sull’Italia, preparando il terreno per quella che sarà la nuova offerta turistica nel 2022: un ventaglio di prodotti diversificati validi in tutti i periodi dell’anno
ORIANA DAVINI
Lo scorso 13 marzo la Tunisia ha dato il via alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19: entro giugno il Paese nordafricano punta a raggiungere l’immunità di gregge, con gli operatori del turismo vaccinati al completo in modo da garantire la sicurezza dei turisti e far ripartire gli arrivi internazionali.
Il ministro del Turismo e dell’Artigianato e attuale ministro della Cultura ad interim, Habib Ammar, non si è sbilanciato su date precise ma ha tratteggiato le tappe fondamentali che intende raggiungere nei prossimi mesi, per far ripartire un comparto “che vale il 13 per cento del Pil ed è fondamentale anche per altri settori”.
LA NUOVA OFFERTA
Rimettere in moto la travel industry, puntando sui mercati europei di riferimento e sull’Italia, preparando il terreno per quella che sarà la nuova offerta turistica della Tunisia nel 2022: un ventaglio di prodotti diversificati validi 12 mesi l’anno, con proposte di turismo sostenibile e rurale accanto ai cavalli di battaglia come balneare, golf, talassoterapia e turismo culturale.
GARANTIRE LA STAGIONE
Prima però occorre fronteggiare l’emergenza sanitaria: “Abbiamo iniziato una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei vaccini: vogliamo arrivare in tempo per garantire la stagione estiva e accogliere i visitatori con tutte le garanzie possibili”.
Le regole d’ingresso potrebbero cambiare ora che l’Europa si avvia ad adottare il Passaporto sanitario e molti Paesi hanno già annunciato ingresso libero per chi è già stato vaccinato: “Siamo molto attenti all’argomento e stiamo lavorando per adeguarci alle nuove misure” assicura il ministro.
COLLEGAMENTI E T.O.
Intanto, sono iniziati i colloqui virtuali con i principali tour operator europei per spiegare le misure intraprese in materia di sicurezza e promozione turistica, tra cui gli incentivi ai collegamenti aerei. “Abbiamo già stabilito un programma di sostegno ai voli charter che coprirà maggio, giugno e poi i mesi di ottobre e novembre”.
Parallelamente, nel secondo semestre partirà una campagna di comunicazione a livello europeo che coinvolgerà canali digitali, tv e affissioni “per mostrare la diversità dell’offerta turistica tunisina”.
OBIETTIVO SAHARA
L’obiettivo è destagionalizzare gli arrivi puntando sul Sahara, “una tipologia di proposta che funziona molto bene nei mesi invernali”: non a caso ci sarà un programma di supporto ai collegamenti aerei verso Tozeur, nel Sud del Paese. Il passo successivo è previsto per il 2022: “Ci stiamo attrezzando per proposte alternative e sostenibili: abbiamo molto potenziale per il turismo rurale, con maison d’hôtes che una volta non rientravano nell’offerta classica: vogliamo spingere gli italiani a venire qui non solo in estate”.