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Le aperture
È previsto in apertura il W Hotel (gruppo Marriott) nei pressi di piazza di Spagna; il 10 maggio si terrà l’opening del The Hoxton, la prima struttura in Italia del brand inglese Ennismore, il largo Benedetto Marcello, mentre per l’estate è previsto il debutto di Soho House, la celebre catena di hotel di lusso nata a Londra nei primi anni ’90, che sbarca nel quartiere di San Lorenzo.
E ancora, a luglio arriva il Mama Shelter, un progetto di Philip Starck che promuove l’affordable luxury, segmento obiettivo anche di citizenM, che debutterà probabilmente nel 2022 sull’isola Tiberina con docce emozionali e camere ipertecnologiche. Sempre nel 2022 è previsto anche l’arrivo di Six Senses (gruppo Ihg) in zona Trevi.
Ma non è finita: arrivano anche il Jo & Joe (gruppo Accor), che nel 2023 riaprirà anche, sotto il nuovissimo brand Orient Express, il famosissimo Hotel Minerve in piazza della Minerva; lo spagnolo Room Mate, sempre sul segmento Millennials; il Moxy Rome al Parco de’ Medici.
La pioggia di nuove aperture non termina qui. Sono attesi anche il Rosewood in via Veneto, nella ex sede della Bnl; il Bulgari Hotel in piazza Augusto Imperatore; un nuovo Hilton all’Eur e il primo Double Tree a Monti, sempre del gruppo Hilton e l’Edition Hotel di Marriott in via Veneto.
Adeguarsi ai desideri
Vero è che alcune di queste sono slittate dal 2020 a oggi, causa pandemia, ma la concentrazione è davvero significativa e se da un lato apre alla speranza di un futuro molto roseo per il turismo italiano, dall’altro rischia di mettere in crisi tutta l’hotellerie indipendente che è colonna portante dell’ospitalità romana e tricolore.