USI e COSTUMI ENOGASTRONOMIA: IL BRUNCH POV Antonio Bonelli

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Brunch

Molesquin Antonio Bonelli

Direttore  www.vipjetbonelli.com 

Il termine inglese “brunch” indica un pasto particolarmente abbondante che viene consumato a metà mattinata, più o meno tra le undici e l’una, una sorta di via di mezzo tra una colazione e un pranzo, e che abbina prodotti sia dolci che salati, bevande sia calde che fredde, come caffècappuccinosucchi di fruttauovabagelspancakebrioche, torte dolci o salate, frutta fresca etc…

Di tradizione anglosassone, diffuso principalmente in Inghilterra e negli Stati Uniti, il brunch ha preso piede anche in Italia, a cominciare dalle grandi città come Milano e Bologna per poi diffondersi a macchia d’olio nel resto della penisola.

Moltissimi tra bar, ristoranti, hotel, sale da tè, organizzano il proprio Sunday Brunch, il brunch della domenica, più o meno imitando quelli americani e arricchendoli o modificandoli con ingredienti locali e più tradizionali.

Storia e origini del brunch

Il rito del brunch è nato in Inghilterra nell’Ottocento quando si organizzavano grandi buffet nelle ville dopo una battuta di caccia.

Anche se il termine è stato coniato solo nel 1895 dallo scrittore Guy Beringer che definì il brunch la colazione ideale per la domenica mattina, dopo gli stravizi del sabato notte. La parola nasce dall’insieme di breakfast (colazione) e lunch (pranzo).

Beringer esalta il brunch come un momento di allegria e socievolezza, “che ti mette di buon umore e spazza via le preoccupazioni e le ragnatele della settimana”.

Ancora oggi si rispetta questa tradizione e si consuma il brunch di domenica o nelle occasioni speciali come il giorno di Pasquetta, della festa della mamma, di San Valentino.

Alcuni esempi di brunch

Brunch

Il brunch può essere molto vario e variegato, come accennato, ogni posto lo serve personalizzato e molto dipende dalla zona e dall’estro di chi lo prepara.

Cercando un po’ in rete si trovano tanti siti che stilano classifiche su dove consumare il miglior brunch suddivisi per grandi città (il miglior brunch a Londra, a Milano, a Bologna, a Berlino e così via…).

Generalmente ci si siede e ci si serve da un ricco buffet, ma c’è anche chi lo serve ad ogni persona su un vassoio. I prezzi di un brunch vanno dai 5 ai 15 euro circa.

Tra i prodotti tradizionalmente serviti in un brunch si trovano: uova strapazzate e bacon (come nelle classiche colazioni all’americana), bagels farciti con formaggio spalmabile e salmone affumicato, pancake, pane tostato con burro e marmellate, yogurt, frutta fresca, muffincupcake e brownies.
Tra le bevande caffè, cappuccino, tè, succhi di frutta, ma anche birravino o spumante, o magari un cocktail leggero come il Bloody Mary o lo Spritz.

Per gli stomaci più resistenti in alcuni posti si trovano anche arrosti di carne, roastbeefaringa affumicata, gamberi e gamberetti, insalate miste, formaggi e salumi, biscotti, torte, gelatofrutta sciroppata, riso in bianco o speziato al currysushi e sashimi, panini al pastrami e ancora…hot dog, patatine fritte, hamburgerwurstel e cetriolini sott’aceto.

Insomma di tutto, non ci sono regole, al momento del brunch ognuno può dare sfogo alla propria fantasia e alle proprie voglie!

Nei  miei Brunch ricordi indimenticabile  quello del Marriot di San Francisco per panorama e ambientazione musicale 

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