Qui nasce il Mercato Centrale Milano. Due piani, 32 botteghe, la voce degli artigiani, uno Spazio Fare per gli incontri, le presentazioni, gli eventi. E tanto tanto tanto di più.
Finalmente ci siamo, giovedì 2 settembre aprirà il Mercato Centrale Milano. Nello storico edificio della Stazione Centrale 29 botteghe dislocate su 2 piani e uno Spazio Fare dedicato ad eventi e incontri.
Un luogo in cui sedersi e leggere, mangiare, fare la spesa, ascoltare, scambiarsi idee ed opinioni. Ma, prima di ogni cosa, il Mercato Centrale Milano vuole dare voce agli artigiani, che sono il cuore vivo e pulsante del progetto. La squadra è compatta e variegata, tutta da scoprire assaggiando una specialità dietro l’altra, un viaggio di gusto fuori dai binari, in lungo e in largo per l’Italia, ma anche oltre i confini nazionali.
Qui la bontà, oltre che la parola d’ordine, è un pretesto per scoprire, giorno dopo giorno, qualcosa di nuovo.
Al Mercato di fatto si potrà fare di tutto, proprio perché è il mercato. Un luogo dove sedersi e leggere, mangiare, connettersi, fare la spesa e portarsi a casa le eccellenze degli artigiani del gusto”, hanno assicurato i responsabili del progetto, che ha già spopolato a Firenze, Roma e Torino.
Nei 4.500 metri quadrati, su due piani, che occuperà il mercato troveranno spazio 29 botteghe di artigiani del cibo, per un tour gastronomico davvero sorprendente. “Milano è il nostro progetto più grande e impegnativo di sempre, oserei dire quello più ambizioso. È il più fedele al mio immaginario ideale che lo vuole ispirato all’antico mercato medievale. Un luogo di scambio molto articolato fra commercio e comunità, in cui fare acquisti e socializzare andavano di pari passo”, ha spiegato Umberto Montano, presidente e fondatore di Mercato Centrale.
Gli artigiani del Mercato Centrale Milano
- Il succo e il verde – Cesare Cacciapuoti e Nicolò De Gregorio
- Il pane e i dolci – Davide Longoni
- Il mulino – Mattia Giardini e Alberto Iossetti
- I ravioli cinesi – Agie Zhou
- La sfogliatella napoletana – Sabato Sessa
- Il tartufo – Luciano Savini
- La birreria – Luigi Moretti
- La pasticceria – Vincenzo Santoro
- Il gelato e il cioccolato – Riccardo Ronchi ed Edoardo Patrone
- Il riso – Sergio Barzetti
- La pizza – Giovanni Mineo e Simone Lombardi
- La carne e i salumi – Fausto Savigni
- L’hamburger di Chianina – Enrico Lagorio
- Il girarrosto – Alessandro Baronti
- L’enoteca – Tannico
- La pasta fresca – Famiglia Michelis
- La cucina di pesce – Ruggero Orlando
- Il cocktail bar – Flavio Angiolillo
- Il fish bar – Jérémie Depruneaux
- Il ristorante – Piero e Luca Landi
- La scuola di cucina – Alessio Leporatti
- Il laboratorio radiofonico – Alessio Bertallot
- Il mercatino biologico – Tommaso Carioni
- Il caseificio – Tommaso Carioni
- La gastronomia genovese – Marco Bruni
- L’american barbecue – Joe Bastianich
- Il bollito e il lampredotto – Giacomo Trapani
- I fiori e le piante – Rosalba