LE FORME DEL TEMPO | Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano | fino al 31 luglio 2022
Conoscere il passato è un’impresa
altrettanto stupefacente che conoscere le stelle
(George Kubler)
Fino al 31 luglio nelle aule delle Terme di Diocleziano, due fotografi, Fabio Barile e Domingo Milella, intessono un dialogo tra archeologia del paesaggio e archeologia del linguaggio, per tornare a riflettere sulla fotografia e sull’atto stesso del guardare.
Le forme del tempo
Terme di Diocleziano – Museo Nazionale Romano
Installation view, ph. Eleonora Cerri Pecorella
“Sono fotografie che riflettono il Tempo – dice Alessandro Dandini de Sylva, curatore della mostra – le immagini di Barile mostrano forme in perenne evoluzione, fin dal tempo profondo del mondo e della geologia,
mentre quelle di Milella affondano le loro radici nella pietra dell’arcaico, del primitivo, nel presente in un solo sguardo.”
Alessandro Dandini de Sylva introduce la mostra Le forme del tempo
Terme di Diocleziano – Museo Nazionale Romano
video di Eleonora Cerri Pecorella
Insieme ai lavori fotografici, una selezione di reperti archeologici riportati alla luce dai magazzini del museo, scelti con il direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger, creano accostamenti visivi e semantici inaspettati.
Testa frammentaria del cosiddetto Diomede
Provenienza ignota
II secolo d.C. (età adrianea)
“Il progetto è nato per promuovere il patrimonio archeologico attraverso il linguaggio universale della fotografia – dice Stéphane Verger – La scelta di esporre opere conservate nei depositi del Museo accanto alle immagini dei fotografi, consente di evidenziare la portata della relazione che esiste tra il Museo e il suo contenuto e creatività contemporanea.”
Le forme del tempo è accompagnata da una pubblicazione edita da Fondazione Malaspina con un testo del direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger e una conversazione tra il curatore Alessandro Dandini de Sylva e i fotografi