Make art, not green
di Mario Lipari
Prof.. in Archeologia e Storia dell’arte
Ho preferito aspettare un po’, prima di esprimere la mia su un argomento capace di creare sanguinose guerre sui social, dove le vittime restano quelle reali, mentre chi preme i tasti può tornarsene alla propria vita, magari con il broncio.
Parlo del “trend”, che meriterebbe di essere scritto senza virgolette, del vandalismo sui beni del popolo nel nome della sopravvivenza dello stesso. Perché si, ciò che facciamo sembra contare poco rispetto al mero esistere, all’assunzione di ossigeno e consecutiva eliminazione di anidride carbonica ripetuta un numero sufficiente di volte da mantenerci in questo mondo. La nostra storia, il vero motivo per cui noi viviamo, è niente. Questo non lo sapevo e l’ho realizzato con l’ennesimo affronto all’arte di qualche giorno fa, la molestia subita ai danni della Venere Rokeby perpetrata, tra l’altro, nella sua casa a Londra. Con un pubblico che assisteva inerme, filmando e dando, così, un motivo in più per una futura replica.
Questa volta si tratta “solo” della sua protezione in vetro, gli attivisti non oserebbero mai sfregiare in modo permanente l’opera in sé, sarebbe poco parsimonioso. Ma la Venere di Velázquez, sfortunata, non è nuova al vandalismo e ha subito di peggio. Il 10 marzo 1914 venne sfregiata direttamente sulla sua pelle dalla richiedente di voto Mary Richardson. Quest’ultima si giustificò ammonendo i maschietti che guardavano l’opera con sguardo lussurioso e venne condannata a sei mesi di carcere e, purtroppo, senza negazione del suo diritto al voto futuro. La morale di questa storia è che dovete stare attente a come vi vestite, se no una suffragetta col machete vi farà a brandelli per proteggervi dalle occhiatine indesiderate.
I danni, in questo contesto, non sono così gravi. Parliamo solamente del necessario che serve per attirare l’attenzione. Gli elementi per creare il palcoscenico virtuale, dove i commedianti sono gli attivisti e il loro messaggio fa le veci dello spettacolo che fallisce. Chi vorrebbe vedere una messinscena del genere? Hai il pieno diritto, tu, spettatore, di lamentarti e di chiedere il rimborso del biglietto.
Volevi goderti il tuo giorno libero, riuscendo finalmente a visitare uno dei musei più famosi del mondo. Il viaggio per arrivare a Londra è stato alquanto turbolento, se aggiungi il fatto che soffri i viaggi in aereo possiamo asserire che è stato solo il premio della meta a dare la spinta necessaria per affrontarlo. Prima tappa, Big Ban. Solo dopo vai alla National Gallery, perché hai già fatto le stories per far rosicare quei mascalzoni dei tuoi follower che qualche settimana prima pubblicizzavano il loro viaggio a Madrid. Durante la visita al museo ti ricordi che in una delle loro testimonianze temporanee era presente Las Meninas, allora decidi di partire alla ricerca di un’opera altrettanto bella dello stesso Diego. Nella sala 30 solo una tela dell’artista iberico suscita il vostro interesse. Eccola lì, siete davanti a un’opera che si discosta parecchio dalle altre, presenti accanto, per bellezza. State dimenticando il perché la stavate cercando, perdendovi nella morbidezza visiva delle forme. Siete estasiati, ne è proprio valsa la pena di cercar… l’hanno appena colpita con un martello?
Si resta scocciati e per nulla cambiati davanti ad atti del genere. Tra Pollock improvvisati e dispensatori di farina il messaggio di fondo si perde, tramutandosi in odio per tali gesti e per ciò che li motiva. Continuerò a guidare la mia macchina del 2006 e a lasciare il riscaldamento acceso in casa quando non ci sono, hai imbrattato la facciata di Palazzo Vecchio, figurati se ti ascolto. Perché “sacrificarsi” per dei vandali da quattro soldi? Non ne vale la pena. Hanno fallito messaggi semplici e universali come “la fame nel mondo”, il vostro che speranze può avere? Non riuscirete a distogliermi dal pensare che tutto ciò non sia altro che un qualcosa di improvvisato, atti fini a sé stessi legati da un fragile spago rappresentante la battaglia per l’ambiente.
Riflettevo sul fatto che messaggi più chiari e diretti provengono da persone che hanno studiato, che hanno speso anni della propria vita arrivando a vette tali da poter essere ascoltati. Non posso ascoltare un vandalo, posso ascoltare un leader. Perché solo chi ha fatto sacrifici può parlare di sacrifici. Non mi dilungherò oltre, vi lascio solo un punto di riflessione più sgargiante della vostra vernice.
Riproduzione riservata
Mario Lipari Prof. in Archeologia e Storia dell’arte
Pubblicazione promo a cura del Centro Internazionale della Stampa Turistica Cist Fijetitalia con Mission in chat….
La promozione ottimizzata di location e strutture di eccellenza della qualità della vita segnatamente a Turismo Cinema Enogastronomia e Wellness a livello nazionale ed internazionale
Questo si concretizza tramite una piattaforma mediatica costituita dall’ influencer Magazine quality of Life ITPEVENTS-VIPJETPRESS www.vipjetbonelli.com
Audience 400.000 visitatori, CERTIFICATI,in progress, che leggono in 11 lingue, in piattaforma mediatica di 10;000 Fullowers dei due Facebook Bonelli in network E-commrrce correlato al MEGA data base della Bonelli Consulting operativo a livello nazionale ed internazionale dal 1978 CON STAND ” BONELLI ITPEVENTS” NEI PIÙ IMPORTANTI EVENTI ESPOSITIVI TURISTICI e FESTIVAL I . CINEMATOGRAFIC I VEDI SITO www.bonelliconsulting.com
Contatti
Mail ing.bonelli@bonelliconsulting.com
WhatsAppChat 3888299321
Mail redazione
itpevents@bonelliconsulting.com
www.vipjetbonelli.com
Eccellente messaggio del Dott. Lipari. Se pur giovanissimo ha colto, con assoluta precisione il messaggio che certi “vandali” inutili , si, perchè inutili sono i loro gesti, inutili perchè tanto l’utente continuerà a vedere le opere che hanno inopinatamente sfregiato. La gente continuerà a viaggiare per vedere a Roma la PIETA’ DI MICHELANGELO, che fu sfregiata da un folle. Restaurata come meglio non si poteva giace a San Pietro a parlarci del GENIO, del Genio universale, non solo di Michelangelo o di Leonardo o di Velasquez. Inoltre il giovane Dottor Lipari ha ricamato, con parole assolutamente veritiere e pacate, intorno allo sfregio delle opere d’arte anche il tristissimo fenomeno della violenza sulle donne, con giusto e misurato sarcasmo ci ha anche avvertite di vestirci al meglio per non cadere nelle spire di questi…..non trovo le parole. Bravissimo Dott. Lipari, veramente da premio. Vorrei leggere qualche altro Suo scritto. Con affetto e dimostrazione che i nostri giovani non sono tutti stupidio e ” lagnusi” che non vogliono lavorare e stanno con la mamma perchè sono mammoni. E’ lo stato che non comprende che i nostri giovani il lavoro lo cercano, ma non lo trovano, ma quando lo trovano o è gratuito o sottopagato come chi raccoglie i pomodori in Puglia.
Eccellente messaggio del Dott. Lipari. Se pur giovanissimo ha colto, con assoluta precisione, il messaggio che certi “vandali” inutili , si, perchè inutili sono i loro gesti, inutili perchè tanto l’utente continuerà a vedere le opere che hanno inopinatamente sfregiato. La gente continuerà a viaggiare per vedere a Roma la PIETA’ DI MICHELANGELO, che fu sfregiata da un folle. Restaurata come meglio non si poteva giace a San Pietro a parlarci del GENIO, del Genio universale, non solo di Michelangelo o di Leonardo o di Velasquez. Inoltre il giovane Dottor Lipari ha ricamato, con parole assolutamente veritiere e pacate, intorno allo sfregio delle opere d’arte anche il tristissimo fenomeno della violenza sulle donne, con giusto e misurato sarcasmo ci ha anche avvertite di vestirci al meglio per non cadere nelle spire di questi…..non trovo le parole. Bravissimo Dott. Lipari, veramente da premio. Vorrei leggere qualche altro Suo scritto. Con affetto e dimostrazione che i nostri giovani non sono tutti stupidi e ” lagnusi” che non vogliono lavorare e stanno con la mamma perchè sono mammoni. E’ lo Stato che non comprende che i nostri giovani il lavoro lo cercano, ma non lo trovano, ma quando lo trovano o è gratuito o sottopagato come chi raccoglie i pomodori in Puglia.